Vergine delle Rocce

Leonardo da Vinci

Normalmente siamo abituati a vedere la Vergina seduta in trono e in uno spazio chiuso, cosa che a quanto pare non andava bene a Leonardo che, guidato dalla sua forte passione per la natura, decise di porre i personaggi in questo spazio aperto, in questa sorta di caverna; se per Leonardo il divino si ritrova nella natura, quale trono migliore per la regina dei cieli se non la natura stessa?
Osservate poi la sua postura insolita, tutt’altro che rigida: è in torsione, con le spalle che vanno in direzione opposta, il braccio destro posto sul piccolo San Giovanni, quasi a volerlo proteggere coprendolo anche col suo mantello, mentre il braccio sinistro è disteso con la mano aperta che sembra quasi uscire fuori dal quadro con un magistrale scorcio prospettico.
Una delle caratteristiche principali di Leonardo sta nella disposizione piramidale dei personaggi, un elemento questo (uno dei tanti in realtà) che tanti artisti riprenderanno e impiegheranno nella realizzazione dei loro capolavori; è sempre presente un pizzico di Leonardo, il che vi dà l’idea della sua grandezza già a quei tempi.
Notate poi l’acqua presente sullo sfondo, acqua come simbolo di vita, acqua come simbolo della purezza della Vergine Maria, acqua con la quale San Giovanni battezzerà Cristo.
Quella croce che san Giovanni tiene sotto il braccio diventa un elemento fondamentale per distinguere i due bambini, pensate che nella versione esposta al Louvre la croce non è presente. È grazie a questo elemento infatti che riconosciamo come san Giovanni il bambino che la Vergine tiene sotto il suo mantello e a cui rivolge il suo sguardo; senza questo, confonderlo con Gesù bambino diventa molto semplice visto l’atteggiamento materno della Vergine; è l’angelo a tenere d’occhio il piccolo Gesù e a prendersene cura in quel momento, ma solo apparentemente e capirete presto il perché.
Nessuno qui sta con le mani in mano: san Giovanni prega tenendo le mani unite e tiene lo sguardo sul piccolo Gesù che a sua volta ricambia ed è intento a benedirlo mentre, vista la tenera età, tiene istintivamente la mano poggiata sul terreno per tenere l’equilibrio e in questo è aiutato dall’angelo che lo tiene a sua volta con una mano. La Vergine che sembra essere attenta solo a san Giovanni in realtà tiene la mano aperta sulla nuca del piccolo Gesù in segno di protezione.
Insomma, tutti i personaggi sono connessi tra di loro, tutti indispensabili al fine di ottenere questa sorta di dialogo muto; Leonardo dà moto e fiato alle figure, come disse Vasari su di lui.

Credit by: ©National Gallery, Londra

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