Caravaggio
In uno scenario tenebroso e arido, San Francesco stringe tra le mani un teschio: sta meditando sulla morte, intesa in termini di redenzione dalla vita terrena.
Ogni dettaglio reca il marchio dell’umiltà e della penitenza, come il saio strappato sulla spalla, il tronco spezzato e la croce di legno grezzo, chiaro rimando alla passione di Cristo.
Teschio e croce mediano il dialogo intimo e profondo di Francesco col divino, in una variante iconografica molto diffusa in periodo controriformistico.
Non a caso il santo, famoso per aver abbracciato un ideale di vita basato sulla povertà, durante uno dei suoi ultimi ritiri in preghiera, avrebbe ricevuto le stimmate, rivivendo i segni fisici della crocifissione.
É rappresentato in ginocchio, mostrando solo una parte del volto, illuminato strategicamente tra la guancia destra e le rughe della fronte, e ne intuiamo l’espressione assorta e sofferente.
0