Paolo Veronese (Paolo Caliari)
La piccola tela mette in scena un momento intimo e passionale tra le due divinità. Veronese si ispira alla tradizione mitologica, reinterpretandola in chiave ironica e allegorica. I due amanti clandestini vengono interrotti dal piccolo Cupido, figlio della dea, che irrompe nella stanza portando con sé un cavallo.
L’animale va interpretato come simbolo dei compiti del dio della guerra, momentaneamente trascurati per dedicarsi ai piaceri d’amore. La luce, che illumina i corpi degli amanti e il ricco ambiente in cui si trovano, mette in risalto il vivace cromatismo tipico della produzione artistica del Veronese in un inedito e raro formato di piccole dimensioni: i colori accesi e l’atmosfera mitologica, intima e licenziosa, rendono l’opera un vero gioiello, prezioso e raffinato.
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