Piero della Francesca
Chi domina la scena in questo quadro è la luce, una luce avvolgente che quasi abbraccia la scena e si infrange sui gioielli e sulle vesti dei personaggi, una luce che ci permette di scoprire dettagli altrimenti destinati a restare nell’ombra, una luce divina, si, che allude anche al mistero dell’Incarnazione, legato alla gravidanza di Maria, la quale non ha perso la sua purezza né nella concezione né nel parto.
Il Bambino benedicente tiene in mano una piccola rosa bianca, simbolo della purezza della madre e porta al collo la consueta collana di corallo che in passato veniva utilizzato per proteggere i bambini, ma, in questo contesto, diventa simbolo di quella che sarà la passione di Cristo.
Al centro, con in braccio il piccolo, troviamo la Vergine Maria; le sue mani ci suggeriscono serenità e amore, è impegnata infatti a coccolare il figlio toccandogli amorevolmente i piedini, mentre il suo sguardo ci comunica tutt’altro: è uno sguardo malinconico, pensieroso, lo sguardo di chi sa ciò che verrà.
Credit by: ©MiC, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino – Ph. Claudio Ripalti.
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