Madonna del Belvedere

Raffaello Sanzio

Dinanzi ai nostri occhi sta avvenendo l’apocrifo incontro tra il piccolo Gesù e San Giovanni Battista che subito, fin dall’infanzia, riconosce in lui il Redentore.
La Vergine Maria, poggiata su di una roccia, sostiene il figlioletto con ambo le mani e tiene lo sguardo fisso su San Giovanni; i due bambini sono intenti a “giocare” con la croce, giocare, si, perché quella croce, simbolo della Passione, presagio del destino di Cristo, nelle mani di due bambini diventa un semplice giocattolo con cui divertirsi; addirittura Maria, conscia del tragico futuro che attende suo figlio e quindi raffigurata quasi sempre con un volto triste e pensieroso, sembra trovare qui un momento di serenità nel vedere i due piccoli giocare tra di loro.
Quegli occhi non possono lasciarci indifferenti, Raffaello riesce a restituirci lo sguardo di colei che è felice che il figlio stia muovendo i suoi primi passi, che stia crescendo, ma questo suo crescere lo avvicina sempre più al suo destino, cosa che lei sa e che non potrà mai lasciarla essere davvero felice.
Ditemi, quanti sentimenti possono vivere ed essere racchiusi in un unico sguardo?

Credit by: ©Kunsthistorisches Museum, Vienna

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